Kitchen

di Banana Yoshimoto

 

 

Kitchen è la cornice dentro la quale madri, transessuali, lutti, cucine, amori e tragedie, sono osservati e vissuti da una coppia di giovani dall’animo libero nel Giappone contemporaneo. Kitchen è la storia d’amore di Mikage – il personaggio principale del romanzo – e Yuji. Dopo la morte della nonna, la giovane Mikage decide di trasferirsi dall’amico Yuji e dalla madre Eriko. La vita dei due giovani si intreccerà accompagnata dai piatti cucinati da Mikage, mentre Eriko che è in realtà un travestito, attraverserà una profonda crisi prima di ritrovare se stesso. Uno dei “casi letterari” più clamorosi dell’ultimo decennio, offre lo spunto ad un regista giapponese per portare in scena la “nuova generazione” del suo stesso paese. Il romanzo, che dal Giappone ha invaso in breve tempo tutto l’occidente, è infatti solo un pretesto. In un gioco di allusioni e parallelismi tra realtà apparentemente così diverse – la loro e le nostre – viene poco alla volta creato il vivace, divertente e amaro ritratto di una gioventù attualissima e che trascende qualsiasi riferimento geografico-culturale. Si raccontano storie di giovani che a loro volta svelano senza pudori le ipocrisie, i dolori e le gioie che si nascondono tra le fitte trame delle relazioni umane.

Regia
Kuniaki Ida

Con
Claudia Ancellotti, Serena Di Gregorio, Pietro Del Curto, Gianfranco Munizza, Federico Sabato, Diego Savastano, Irene Valota