Kafka sulla spiaggia

di Haruki Murakami

 

Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti a Takamatsu, nel sud del Giappone.  Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Tamura Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e sinistro, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Va a vivere nella piccola biblioteca  di una città molto lontana, dove vedrà un quadro dipinto trent’anni prima: questa sarà la porta che lo metterà in comunicazione con un altro mondo. Parallelamente si svolge un’altra vicenda: il vecchio Nakata, rimasto vittima da bambino di un misterioso incidente durante un’escursione scolastica in tempo di guerra, ora fugge dalla scena di un delitto sconvolgente del quale si è macchiato contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali capisce la lingua, parte per cercare la pietra dell’entrata del mondo, là dove mondo visibile e invisibile si incontrano…
Seguendo percorsi distinti che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell’incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un percorso che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino. Diversi personaggi affiancano i due protagonisti: Hoshino, un giovane camionista di irresistibile simpatia; la signora Saeki, affascinante bibliotecaria ferma nel ricordo di un passato lontano; Oshima, il gentile custode della biblioteca; una splendida prostituta che fa sesso citando Hegel; e poi i gatti, animale preferito dell’autore. E infine Kafka. “Uno spirito solitario che vaga lungo la riva dell’assurdo”.

Haruki Murakami è oggi uno degli scrittori più letti del mondo, molto amato dai giovani. Il 66% degli studenti universitari cinesi ha dichiarato di leggerlo abitualmente. In Israele ha recentemente vinto il Jerusalem Price e i suoi libri sono dei bestseller… Perché Murakami ha tanto successo nel mondo intero?
Penso che nel nostro mondo globalizzato, così fluido e privo di punti fissi di riferimento, i giovani si domandino e cerchino la realtà del rapporto da persona a persona. In questo romanzo Murakami affronta il profondo senso di perdita e di solitudine dei giovani di oggi. Quando si cresce è molto facile essere feriti, sentirsi soli, cadere nella disperazione e la politica è percepita come una realtà troppo distante. Leggendo Murakami i giovani si identificano con i suoi personaggi e le loro storie e si sentono meno soli. Murakami attinge all’antica cultura giapponese e crea un ponte con il contemporaneo, senza passare per il moderno. Non si ferma alla locale realtà giapponese, ma scava nel fondo comune dell’umanità. Per questo tocca tutti noi. Ho scelto di rappresentare quest’opera affascinato dall’intreccio delle storie che si snodano in modo poetico sullo sfondo del mito classico e tragico di Edipo. In collaborazione con l’architetto Pierluigi Salvadeo è stato realizzato un allestimento scenico, non limitato all’area del palco, in grado di evocare la sensazione di spaesamento che si prova trovandosi soli in una foresta fatta di parole e di ricordi.
Kuniaki Ida

 

Nato a Kyoto nel 1949, Murakami Haruki è figlio di un monaco buddhista, ed è stato lui stesso per qualche tempo monaco nel tempio di famiglia.  Dopo aver lavorato per una stazione tv, in un negozio di dischi e in una coffee house,  decide di aprire un jazz bar a Kokubunji (Tokyo) nel 1974. Un’esperienza decisiva per la sua futura carriera di scrittore, che si concretizzerà di lì a poco in maniera inaspettata: “in un bel giorno di primavera – racconta Murakami – nell’ aprile del ’74, stavo sdraiato su un prato, bevendo una birra e guardando una partita di baseball. E improvvisamente decisi di scrivere il mio primo romanzo.” Kaze no uta o kike (Ascolta la canzone nel vento) viene pubblicato nel 1979 facendogli ottenere nello stesso anno il premio Gunzo come migliore scrittore emergente. Nel 1985 pubblica Sekai no Owari to Haado-boirudo Wandaarando (La fine del mondo e il paese della meraviglie) che gli vale nello stesso anno il premio Junichi Tanizaki.  Dal gennaio 1991 si trasferisce in America, dove viene nominato professore associato all’università di Princeton. Uscito in Giappone nel 2002, Kafka sulla spiaggia ha ottenuto proprio negli Stati Uniti la grande consacrazione di pubblico e critica, venendo inserito dal New York Times tra i dieci miglior libri del 2005. Pubblicato in Italia solo quest’anno, è diventato in breve tempo anche nel nostro paese un best-seller.  

Adattamento e regia
Kuniaki Ida

Con
Danilo Attanasio, Giovanni Calò, Claudia Lawrence, Giulia Lombezzi, Lorena Nocera, Marco Pepe

Allestimento
Pierluigi Salvadeo

Sonorizzazione musicale
Walter Prati

Luci
Piera Rossi