Preferirei di no – La storia dei dodici professori che si opposero a Mussolini

di Riccardo Mini

Preferirei di no è una drammaturgia realizzata a partire dal libro di Giorgio Boatti (Einaudi 2001), la storia dei dodici professori che, nel 1931, dissero di no a Mussolini. Quando la dittatura fascista impose ai professori universitari il giuramento di fedeltà, su oltre 1200 fra ordinari e incaricati, solo dodici si rifiutarono di piegarsi al duce, perdendo la cattedra e subendo, nell’Italia massicciamente sottomessa al regime, un raggelante isolamento, venendo esclusi da tutte le accademie e le associazioni del Regno. Erano intellettuali differenti per origine, carattere, modo di pensare, estrazione sociale. In quell’autunno impartirono la più magistrale delle lezioni, insegnando che dire no è una scelta dovuta, prima di tutto a sé stessi. L’imposizione del giuramento rappresentò una ferita per ogni libera coscienza, alla quale i dodici risposero con la singolare forza della loro testimonianza. Il loro gesto, privo di enfasi, fu il risultato di uno scarto individuale rispetto a quei modelli di uniformità e di irreggimentazione dell’intellettualità che cominciavano a imporsi in quegli anni e che costituirono una costante del ventennio fascista. Lo spettacolo, prendendo spunto dalla ricostruzione storica di Giorgio Boatti, vuole ripercorrere i tragitti di vita, talvolta intrecciati tra loro, di alcuni di questi dodici isolati viaggiatori che, pur nella diversità della loro estrazione socio-culturale e delle loro idee politiche e convinzioni religiose, fecero una scelta individuale rigorosissima; mondi di umanità e semplicità che sanno parlare, ancora oggi, con forza ed efficacia. 

Regia
Valentina Colorni

Con
Giovanni Di Piano, Mario Ficarazzo, Lorena Nocera, Francesco Oliva

Allestimento
Massimo Scheurer

Luci
Christian Laface

Musiche
Walter Prati