Re Lear – una lettura scenica

di William Shakespeare

 

 

Il vecchio Re Lear intende dividere il regno tra le sue tre figlie: Goneril, Regan e Cordelia, la sua prediletta. Quest’ultima è tuttavia incapace di manifestare pubblicamente il proprio amore per il padre, come invece fanno le altre due, e viene per questo diseredata; il conte di Kent, che la difende, viene esiliato. Cordelia sposa il re di Francia, mentre il regno di Britannia viene diviso tra Goneril, sposa del duca d’Albany, e Regan, sposa del duca di Cornovaglia. Ottenuto finalmente il potere, le due figlie, accecate dalla cupidigia, cacciano Lear che, privo ormai di tutto e sull’orlo della follia, viene assistito solamente dal buffone di corte e dal conte di Kent, travestito. Ma l’esercito francese sbarca in Britannia guidato da Cordelia, decisa a venire in aiuto al padre…

note di regia
Una lettura scenica per un attore e due attrici. Il testo è scarnificato, nel tentativo di arrivare al cuore della tragedia di Lear e far risuonare alta la parola poetica di Shakespeare. Il centro irradiante è l’immagina della vecchiaia, restituita nella sua complessità dal doppio ruolo di Lear/Glouster. La scelta di far leggere le due parti al medesimo attore vuole evidenziare come esse siano le due facce di una stessa medaglia, quella di una vita che volge al termine. E mentre Glouster è il vecchio autorevole che ispira reverenza e rispetto, Lear è autoritario, un re abituato a comandare, che non tollera il fatto che la realtà sia difforme dalle sue aspettative. La domanda che egli rivolge alle sue tre (…ditemi quale di voi diremo che ci ama di più…) trova corrispondenza nell’adulazione delle prime due, Gonerile e Regan, mentre Cordelia dà una risposta sincera che stride all’orecchio di Lear.

regia
Valentina Colorni

con
Massimo Loreto, Maddalena Balsamo, Francesca Lolli

luci
Emmanuel Schaufler