Genius loci – l’Arsenale dal passato al futuro
di Marina Spreafico con Marco Ferreri
Viaggio in due episodi attraverso una storia millenaria
alla scoperta di un ombelico del mondo
Primo episodio: eresia e santità – Secondo episodio: sogni e utopie
Vero biglietto da visita del Teatro Arsenale, GENIUS LOCI presenta il “luogo Arsenale”,
la sua storia, il suo divenire, alla cittadinanza, agli stranieri, ai curiosi, ai passanti.
Viaggiare nel profondo di un luogo, scoprire il suo ‘Genius Loci’,
vederlo in azione nel tempo: spettacolo, mostra, visita, percorso, documenti…
Un po’ di tutto ciò e forse di più.
Non molto si sa dei luoghi in cui viviamo, delle strade dove passiamo, del deposito di fatti, avvenimenti, circostanze, casi, vite, idee, opinioni che hanno fatto sì che i luoghi siano come sono e abbiano l’atmosfera che hanno; non si erigono più statue ed altari al ‘Genius Loci’.
Dal 1978 sono al Teatro Arsenale, luogo che appare dotato di un’aura speciale a chiunque vi entri. Qualche notizia frammentaria sulla sua storia era stata raccolta nel corso del tempo, ma solo da qualche anno mi sono dedicata a ricerche più profonde. Le ricerche non finiscono mai: dalle prime tracce celtiche all’epoca dei romani, al 1273, anno di costruzione dello stabile, lungo i secoli, fino ai giorni i nostri, quello che ora è il Teatro Arsenale è stato un crocevia di religiosità mistica ed eresia, un polo affaristico, una culla del più tradizionale teatro milanese, un deposito di sogni e utopie e altro ancora.
Storie nascoste e fortemente emblematiche della vita sociale e religiosa di Milano e della Lombardia si incrociano all’Arsenale. Pochi conoscono queste appassionanti vicende. Esse sono degne di essere raccontate e divulgate. Conoscere profondamente le storie dei territori su cui quotidianamente mettiamo i piedi ci collega a quell’infinito flusso del tempo che, provenendo dal remoto passato, ci attraversa, per continuare a fluire verso il futuro. Anche l’Arsenale è proiettato verso il futuro, come vedremo. Uno spettacolo di teatro, storia e architettura, in cui i diversi generi convivono al fine di far vivere e rivivere un importante pezzo misteriosamente ignorato della storia di Milano.
Con la collaborazione di Marco Ferreri, architetto e designer, abbiamo progettato uno spettacolo ‘a pezzi’, destinato ad arricchirsi man mano di nuove scoperte e, perché no, dell’apporto di tutti coloro che porteranno inedite testimonianze e documenti. Uno spettacolo dunque vivo e in divenire.
Marina Spreafico
un’iniziativa di
Marina Spreafico e Marco Ferreri
testi e regia
Marina Spreafico
allestimento scenografico e mostra
Marco Ferreri
con
Giovanni Calò, Vanessa Korn, Stefano Marruso, Marina Spreafico, Virginia Zini
pianoforte
Alberto Leone
in video
Luisa Muraro, Vera Pegna, Edoardo Ferravilla, Studio Arassociati
sonorizzazione musicale
Walter Prati
realizzazione video e fotografie
Ino Lucia, Raphael Monzini
ricerche e progetto grafico
Alessandra Castelbarco, Marco Di Nallo, Stefano Marruso
luci
Piera Rossi
in collaborazione con Triennale Design Museum