Trio

di Kado Kostzer

 

Interno: una cucina, due porte, una finestra
una tavola e quattro sedie, una credenza
una macchina da cucire, una radio.
E fuori: i vicini, la madre, il campanello che suona
il Carnevale, la figlia di Elvira, il Garden Hotel.

C’è Amanda che esce a lavorare
c’è Esther che esce ogni tanto
C’è Léonor che non esce mai.

Variazioni sul tema.

 

chi è l’autore
Argentino, si è laureato in Architettura nel 1972 a Buenos Aires. Dal 1966 al 1969 ha partecipato a diversi spettacoli come attore, scenografo e assistente aalla regia, sempre a Buenos Aires. Ha esercitato la professione di giornalista; ha diretto varie agenzie di pubblicità a Madrid, Barcellona e Città del Messico. Ha scritto vari testi di canzoni e il libretto del musical Manhattan Tango Dolls. Trio è nato dalla collaborazione di Kado Kostzer con Alfredo Arias.

breve trama
Non c’è una trama vera e  propria.
C’è una casa, della quale noi vediamo soltanto la cucina, dove vivono tre sorelle: Leonora, la maggiore, fa vestitini per neonati e non esce mai; Amalia, la seconda, impiegata d’ufficio, esce soltanto per andare al lavoro; Elisa, la minore, aiuta Leonora e le fa le commissioni di tanto in tanto.
Di altre persone si fa molto parlare, ma non si vedono mai: la mamma, la quarta sorella Elvira e sua figlia sono le più importanti.
La vita è scandita da alcuni eventi ricorrenti: la messa, le consegne al Bébé Rosa, l’ufficio di Amalia, il Carnevale, la partenza per le vacanze, i vicini, il campanello che suona e – forse – le visite della figlia di Elvira, il servizio alla mamma, e poi i ricordi, il blablabla.
Il mondo è diviso in due: fuori e dentro la casa; tutto ciò che è male viene da fuori. Quando all’interno la situazione esplode, a tutti i costi si ricostruisce la pace sociale. L’esterno ‘ostile’ riunisce l’interno.
Il tempo passa, e irapporti tra le tre sorelle si disequilibrano, riequilibrano, modificano.
E’ vita quotidiana, con la sua follia.

perché ho scelto questo testo
Me lo ha fatto conoscere un amico che lavorava nella compagnia per la quale è stato scritto.
Quando l’ho letto mi ha incuriosito e ho avuto voglia di capirlo meglio: l’unico modo per me era realizzarlo.
Mi sono piaciute le situazioni che porta, la mancanza di una storia vera, la ssua ambiiguità. Mi pare attuale nei temi.
Infine mi interessava il testo di un autore contemporaneo poco noto.

chi sono le attrici e i musicisti e come li ho scelti
Ho convenuto di comune accordo con attrici e musicisti di tacere sul passato. Ognuno sia quello che è qui e ora e basta. Mi piacerebbe che ogni cosa fosse vista e ascoltata con la testa sgombra da troppe informazioni.
Ho scelto loro guardandomi intorno, e sempre nella prospettiva di avere una compagnia stabile di trenta persone.
Naturalmente anche loro hanno scelto me.

che struttura ha lo spettacolo
Lo spettacolo consiste in otto quadri: variazioni sul tema.
I quadri sono isolati tra di loro da una musica, una specie di mare sonoro, che si apre per lasciare che la variazione emerga e riaffondi. Su tutto ciò galleggiano immagini ricorrenti.

Marina Spreafico

Trio ha vinto il premio della S.A.C.D. Lugné POE

regia
Marina Spreafico

con
Margherita Antonelli, Maria Eugenia D’Aquino, Susanna Ghiringhelli

musica
Aaron Nimzowitsch

scene
Silva Trosi

costumi
Pilar Quinones

luci
Fulvio Michelazzi

organizzazione
Ruggero Dimiccoli