Il male e i suoi fiori

di Charles Baudelaire

dal 3 al 16 maggio 2017

dal martedì al sabato alle ore 21
domenica alle ore 16

Dedicato a uno dei massimi poeti della letteratura europea lo spettacolo dell’Arsenale è un invito al pubblico ad entrare nell’anima tormentata di Baudelaire e lo fa trasformandosi. L’invenzione di uno spazio diverso, dialogante con gli straordinari muri del luogo e quanto vi viene rappresentato, è infatti una peculiarità del nostro lavoro. Baudelaire passò gran parte della sua vita al bordello. In quel luogo ideale poté sognare, inebriarsi, dimenticare le brutture del mondo e i dolori degli affetti, far fiorire i fiori del male che male non è, ma tentazione condivisa da tanti di noi di abbandonarsi, di perdersi, di sopravvivere in qualche modo alla volgarità.

Oggi ci sembra che molti siano tentati da questa deriva in un mondo incerto e pieno di specchietti per allodole. A loro offriamo l’immagine di un luogo altro, con spesse mura protettrici, dove sogno e poesia di una vita bella e piena di significato diventi condivisione concreta, com’è il proprio del teatro. Per lo meno ci proviamo.

Charles Baudelaire (1821–1867). Fin da giovane conduce una vita sregolata e la famiglia lo imbarca per Calcutta dove non arriverà mai. Con l’attrice Jeanne Duval intratterrà una relazione burrascosa per tutta la vita. La famiglia lo fa interdire dalla gestione dei beni ricevuti in eredità, che sta dilapidando velocemente. Nel 1857 pubblica I fiori del male, giudicato scandaloso. Denunciato e condannato per immoralità morirà travolto dai debiti e dalla sifilide, contratta in gioventù.

traduzione Federica Locatelli

adattamento e regia Marina Spreafico

con (in ordine alfabetico) Giovanni Di Piano, Claudia Lawrence, Massimo Loreto

e con gli allievi diplomati 2017 di Scuola Teatro Arsenale: Linda Apicella, Elisa Baio, Andrea Baldoni, Marco Beljulji, Giulio Bellotto, Cecilia Bertozzi, Jona Cara, Marianna Cossu, Gaia Gadda, Maria Grosso, Stefania Mancini, Guido Martella, Caterina Melorio, Lucia Metzger, Debora Palmieri, Eugenia Pecchioli, Francesco Severgnini, Andrea Tondi, Miriam Zammataro

spazio scenico Pierluigi Salvadeo con la collaborazione di Nicholas Forlani

costumi Lella Diaz

assistente ai costumi Alessia Donnini

ambientazione sonora Walter Prati

luci Christian Laface

tecnico Martino Minzoni

produzione
Teatro Arsenale