Io, ti odio

di Lynda La Plante

 

un giallo 

la trama:
Si comincia con uno squillo di campanello e si finisce con un morto. Se non fosse squillato il campanello sarebbe stato tutto diverso e così pure se una certa persona non fosse stata in casa in quel momento. Ecco che sappiamo già molto: squilla un campanello, il campanello di una casa, e c’è una persona  dentro la casa. Sarà uomo o donna?  Ci sono il 50% di possibilità che sia l’uno o l’altro ma se si legge la locandina si capisce che è una donna. Dirò qualcosa di più: ne arriva un’altra. Ha perso il tram?  Acqua. E’ andata a far la spesa? Acqua. Torna da un lungo viaggio? Fuochino. Ha qualche conto da regolare? Fuocherello. Che vuole? … non credo che sia il caso di raccontare proprio tutto! E poi saranno donne? E se fossero spiriti? e se lo fosse una soltanto?

il luogo dell’azione:
sul pianeta. Ma ne siamo proprio sicuri?

il tempo dell’azione:
di certo all’inizio è giorno, di certo alla fine è notte. Una delle due dice: “E’ tutto il pomeriggio che…”. Sarà vero?

il colpo di scena:
questo davvero non si può dire!

per gli intellettuali:
interessante opera giovanile di un’autrice di sicuro talento che non teme di unire la sottile indagine psicologica ai temi popolari a fosche tinte, l’apparente banalità del quotidiano al giallo alla Hitchcock, passando per lo sciamanesimo e il teatro No. Sarà esagerato?

per gli sportivi:
si segue l’azione senza problemi anche se si dà poco ascolto alle parole. Laconico?

per tutti:
venite allo spettacolo e poi vedremo.

una particolarità:
lo spettacolo prevede che il medesimo testo venga recitato due volte di seguito dalle medesime attrici che, però, si scambiano le parti. Pur con le stesse parole dette, pur con lo stesso morto alla fine, pare che la vita si possa svolgere in modi differenti. Tutti dicono la verità. Oppure no? A cosa credere?

per concludere:
IO, TI ODIO è una breve pièce a due personaggi costruita con tutti gli ingredienti del giallo. Infatti si segue un filo che si snoda, inquietante e normale al tempo stesso, fino al colpo di scena finale che getterà una luce imprevedibile su tutto lo svolgimento dei fatti. Il percorso è disseminato di tracce che un detective potrebbe seguire ma queste sono camuffate nel dialogo e nell’azione che, a prima vista, ingannano. La situazione è di quelle che tutti conosciamo: due donne sono moglie e amante dello stesso uomo o almeno così pare. Alla fine, come in tutti i gialli che si rispettano, scopriremo che è l’assassino. IO, TI ODIO è un giallo, un thriller, e anche un’educazione sentimentale per coppie sposate e non.

Marina Spreafico

 

Lynda La Plante (Liverpool, 1946), diplomata al RADA, attrice al Nationa Theatre, alla Royal Shakespeare Company e alla televisione, è ben presto passata alla scrittura firmando sceneggiature per alcune serie di straordinario successo delle TV inglesi. Ha vinto numerosissimi premi. Ha scritto anche vari romanzi, tra i quali Fredda determinazione Sangue freddo, pubblicati in Italia da Garzanti. Sangue freddo è ispirato a un fatto di cronaca molto noto in Italia: la sparizione a New Orleans della nipote di Tyron Power (Romina Albano).

Regia
Marina Spreafico

Con
Maria Eugenia D’Aquino, Augusta Gori, Annig Raimondi, Stefania Stefanin

Spazio scenico
Massimo Scheurer

Dipinto
Laura Panno

Allestimento a cura di
Alle Bonicalzi

Luci
Fulvio Michelazzi