LIBRI IN COLLABORAZIONE CON ARSENALE

  • LEMMA PRESS – COLLANA ARSENALE
    diretta da Federica Locatelli e Marina Spreafico
    Guillaume Apollinaire
    Le Mammelle di Tiresia
    e dieci poesie
    A cura di Federica Locatelli
    Il mito antico di Tiresia, divenuto donna, tornato uomo, rinasce in quest’opera folle e impeccabile, per la quale l’autore coniò l’aggettivo “surrealista”. Una pièce così sorprendente da aver suscitato un pandemonio: alla prima del ’17 vi fu persino chi estrasse una pistola. Ma
    Le Mammelle di Tiresia aprivano gli occhi – rivelavano, nel senso “svelare ricoprendo la realtà”. Picasso l’aveva capito sin dall’inizio. Agli altri occorsero decenni.
    Guillaume Apollinaire (1880-1918), nato suddito polacco dell’Impero russo, a Roma, e morto a Parigi come ufficiale della
    République. Ebbe una vita rocambolesca, che lo vide, tra l’altro, coinvolto, come Picasso e D’Annunzio, nel furto della Gioconda. Ma fu, soprattutto, uno dei maggiori poeti francesi del secolo scorso, di cui ricordiamo in primo luogo le raccolte Alcools (1898) e Calligrammes (1918).
    L’opera appartiene alla collana “Arsenale”, che propone traduzioni teatrali, per la recitazione, di testi provenienti dal panorama letterario internazionale. Una collana nata dalla scena e per la scena, come luogo in cui la parola opera il nesso tra spettatore, attore e autore, sino alla fonte viva dell’ispirazione.
    Traduzione recitata al teatro Arsenale di Milano il 10-12/06/2016
     
  • LEMMA PRESS – COLLANA ARSENALE
    diretta da Federica Locatelli e Marina Spreafico
    Marguerite Yourcenar
    La Sirenetta
    con una lettera inedita dell’autrice
    A cura di Federica Locatelli
    Una favola antica, antichissima, scritta in esilio, nel mondo in fiamme del ’42. Più che una “libera trascrizione” della favola di Andersen,
    La Sirenetta di Marguerite Yourcenar è una profonda riscrittura, nella quale venature omeriche s’intrecciano al barocco elisabettiano. Sullo sfondo, l’umanità confusa, miserabile, vacua, attraversata dalla Sirenetta – creatura ibrida, migrante, la cui l’ascesa, forse, ci riguarda.
    Marguerite Yourcenar (1903-1987) fu la prima donna eletta all’
    Académie Française. Esordi diciassettenne con una raccolta di poesie (Le jardin des chimères, 1922) ma fu nota soprattutto per i suoi romanzi storico-filosofici, il più celebre dei quali fu Memorie di Adriano (1951). Fu autrice egualmente di racconti, novelle e saggi. La sua produzione teatrale è stata spesso ispirata dalla drammaturgia e dalla mitologia greca.
    L’opera appartiene alla collana “Arsenale”, che propone traduzioni teatrali, per la recitazione, di testi provenienti dal panorama letterario internazionale. Una collana nata dalla scena e per la scena, come luogo in cui la parola opera il nesso tra spettatore, attore e autore, sino alla fonte viva dell’ispirazione.
    Con una lettera inedita di Marguerite Yourcenar
     
  • LEMMA PRESS
    Jean Tardieu, Diffidate dalle parole. Sei pièces
    Edited by Federica Locatelli
    Jean Tardieu (1903-1995) is one of the most surprising personalities of 20th century France: a protégé of Martin du Gard and Gide, a friend of Queneau and Ionesco, Ungaretti and Vittorini, he was a poet, playwright and prose writer, but also a translator of Goethe and Hölderlin . Classical author at the time of the absurd, Tardieu pursued an original research that in the mastery of language in all its ranges, from opera to divertissement, alludes beyond nonsense to unsuspected horizons of thought.
    In this new translation we propose some of the best-known works of the author, taken from the Théâtre de chambre (Gallimard 1966) and from Professor Froeppel (Gallimard, 1978), which starting from a minimal cue – like buying a train ticket at the counter or the exacerbating asides in Oswald and Zénaïde – drag the reader-viewer in an ironic game, always refined and intelligent.
     
  • LETTERAVENTIDUE e Politecnico di Milano
    Scenografie portatili
    Di Arnaldo Arnaldi, Vittorio Fiore, Pierluigi Salvadeo, Marina Spreafico
    Collana Períactoi | esercizi di architettura per il teatro
    collana ideata e diretta da Vittorio Fiore
    Comitato Scientifico: Riccardo Dalisi, Fabrizio Crisafulli, Dorita Hannah, Paolo Ruffini, Luca Ruzza
    Maggio 2016
    Questa collana prende il nome dalla ingegnosa macchina scenica del teatro greco: periactoi; prismi a base triangolare, girevoli, con facce dipinte che, nella loro rigorosa semplicità, permettono veloci cambi di scena. Esercizi di architettura affrontano le tematiche del progetto per il teatro passando trasversalmente dal concetto di spazio teatro a quello di luogo della scena, approfondendo – tra rappresentazione e sperimentazione – l’affascinante mondo della finzione, in cui l’evento si confonde con le azioni sceniche, in cui boccascena e sipario spariscono, pubblico e attori si integrano; lo spazio teatro è rivisitato attraverso i suoi profondi mutamenti dovuti alle innovazioni dello spettacolo moderno e alle costanti contaminazioni dal mondo delle arti visive. 
  • In collaborazione con CONTROFIBRA
    Il corpo poetico
    di Jacques Lecoq
    a cura di Marina Spreafico
    nella nuova traduzione di Federica Locatelli
    6 ottobre 2016 Presentazione del libro all’Institut français
    Jacques Lecoq (1921 – 1999) è stato un attore teatrale, mimo e pedagogo francese. Fondatore della Scuola Internazionale di Teatro Jacques Lecoq (École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq), è considerato uno dei più significativi maestri del teatro contemporaneo. 
  • SMOwn Publishing
    Set Design
    di Pierluigi Salvadeo, Davide Fabio Colaci, Marina Spreafico
    Questo libro è la sintesi di un lungo lavoro di ricerca svolto all’interno dei corsi di scenografia tenuti nella Scuola di architettura e società del Politecnico di Milano dal 2001 ad oggi. Durante gli anni il corso ha anche cambiato nome, passando da scenografia a scenografia e spazi della rappresentazione, per esprimere meglio la nuova centralità di questa disciplina all’interno di una realtà complessa che comprende l’architettura e la città, i processi di reversibilità, di adeguamento, e spesso anche di spettacolarizzazione. Ogni anno il corso universitario di scenografia e spazi della rappresentazione è pensato come un vero e proprio laboratorio di ricerca, che come tale deve dare risultati concreti. E i risultati sono sempre mostre, performance, concerti, spettacoli, libri o convegni. In questa raccolta vogliamo porre l’attenzione sugli spettacoli, che meglio degli altri lavori esprimono la nostra idea di didattica unita alla ricerca e i tre saggi iniziali, scritti da chi ha dato in tutti questi anni i maggiori contributi al grande lavoro svolto, proprio di questo parlano. Tutte le immagini scelte sono di scenografie realizzate in teatro o negli spazi della scuola.
     
  • Maggioli editore
    Abitare lo spettacolo
    di Pierluigi Salvadeo
    testi di Pierluigi Salvadeo, Davide Fabio Colaci, Marina Spreafico, Marco Introini
    “Il giorno 24 maggio 2007 alle ore 21, nello Spazio Patio della Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano, in via Ampère 2, si è svolto uno spettacolo teatrale sperimentale dal titolo Il Denaro – Shorts Teatrali e Scenografici, cui hanno preso parte gli studenti dell’ultimo anno della Scuola Teatro Arsenale di Milano. Gli studenti del Corso di Scenografia della Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano hanno ideato e realizzato le 15 stazioni scenografiche”. Così inizia questo libro, resoconto ragionato di un’esperienza molto particolare.
    Per maggiori informazioni: info@scuolarsenale.it
  • LetteraVentidue
    Mettere in scena mettere in mostra
    di Luca Basso Peressut, Giampiero Bosoni, Pierluigi Salvadeo
    Il libro è dedicato alle pratiche allestitive e alla loro nuova centralità nei processi di trasformazione delle città. Contiene un ampio resoconto, a cura di Marina Spreafico, dello spettacolo Materiali per la caduta di un impero realizzato per lo Spazio Patio della Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano nel giugno 2010
     
  • LIBRERIA CLUP
    Architettura a teatro
    di Pierluigi Salvadeo
    Raccolta ragionata dei progetti e degli interventi svolti durante il seminario ‘Architettura A Teatro’. La scelta dell’Arsenale come location del seminario e del testo Far Away di Caryl Churchill come materiale di riferimento, ha permesso di mettere in rapporto alcune esperienze e ricerche condotte nel corso degli anni all’Arsenale, con gli studi sullo spazio dello spettacolo del Dipartimento di Scenografia della Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano.
     
  • Sedizioni
    Jean Tardieu et la langue en question
    testi riuniti e presentati da Federica Locatelli e Davide Vago in francese
    Il libro, dedicato a Jean Tardieu, contiene un’intervista a Marina Spreafico dal titolo Jean Tardieu entre tradition et innovation, a proposito dei due spettacoli realizzati dall’Arsenale: Fantasia Tardieu e Diffidate dalle parole (2015).